domenica 3 ottobre 2021

 5 DOMANDE ALL'AUTRICE CLAUDIA CELE'


- Chi è Claudia Cele' come donna e come autrice?

Innanzitutto sono una donna che si giostra tra la famiglia e il lavoro, tra due figlie ora più che ventenni, i genitori anziani con gli acciacchi dell'età e i problemi di salute e anche il lavoro d'ufficio che l'emergenza pandemica ha complicato e intensificato. In questa routine di vita si inserisce l'autrice, che scrive nei ritagli di tempo, di sera, nei weekend e quando il momento lo consente. Scrivere mi è sempre piaciuto, ho cominciato diversi anni fa con piccole poesie, brevi racconti per bambini e poi un romanzo lasciato nel cassetto. La scrittura è una specie di sfogo, un tentativo di trovare un momento tutto mio per rilassarmi ed entrare in una dimensione a sé, fuori dal mondo e dal tempo per qualche ora. Ho iniziato quindi a scrivere per me senza pensare che quello che scrivevo potesse interessare a qualcuno. L'anno scorso ho preso in considerazione l'idea di inviare il mio romanzo ad una casa editrice. Non mi sarei mai aspettata di essere contattata per la pubblicazione. Si tratta di una storia semplice, come può essere comprensibilmente un'opera di esordio, adatta ad un pubblico giovane ma che è stata apprezzata da lettori di varie età. Il consenso e il supporto ricevuto mi hanno veramente commossa e compiaciuta e tutto questo mi ha dato coraggio e forza per continuare la mia avventura, questa volta con maggiore impegno e consapevolezza.

- Mi elenchi i titoli dei libri che hai scritto?

Oltre ad alcune poesie, ho scritto "Brevi storie per la nanna", cinque mini-storie per bambini (tutt'ora inedito).
"Samantha e il mistero di Valmont" – Edizioni Dialoghi 2021 – un racconto giallo con una protagonista quindicenne alle prese con un mistero che arriva dal passato e ambientato in un esclusivo collegio svizzero.

- Se ti chiedessi una frase o un concetto che hai espresso in un tuo libro e che ti piace particolarmente, potresti indicarmelo?

Fin da ragazzina sono stata appassionata di storie gialle, poliziesche, mistery e crime, iniziando dai gialli per ragazzi e poi proseguendo con i classici e successivamente con i noir degli scrittori moderni. Non potevo quindi non scrivere un racconto la cui trama non contenesse un mistero. Penso che la nostra esistenza sia un susseguirsi di eventi inaspettati che non sappiamo come andranno a finire ma siamo anche gli artefici del nostro destino, non conosciamo cosa il futuro ci riserverà ma siamo in grado di adeguarci e trovare una soluzione. La nostra vita non è dunque un'incognita? Un pizzico di suspense contribuisce a rendere tutto più interessante e stimolante.

- Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sto terminando il secondo romanzo, praticamente sono alla rilettura e sistemazione finale. Ho pensato di scrivere una nuova avventura, sempre con la stessa protagonista Samantha che però ha 17 anni. Si tratta di una storia più adulta e attuale rispetto a quella del libro precedente. L'idea generale è quella di realizzare una trilogia di Samantha che via via cresce e affronta casi più complessi; poi si vedrà, devo pensare a un nuovo personaggio!

- Ultima domanda marzulliana...tu credi in quello che fai o fai quello in cui credi?

Entrambe le cose. Quando faccio qualcosa credo fermamente in ciò che faccio e mi ci dedico seriamente. Non mi butto in cose in cui non credo, nel caso della scrittura appunto ho iniziato credendo di farlo per una soddisfazione personale, quindi…

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