I PROTAGONISTI DELLA CULTURA DEL XX SECOLO
NEL NUOVO RACCONTO DI MARCO BUSCARINO
"L'ARTICOLO"
L'editore di Historica, Francesco Giubilei, oltre a risultare fra i più giovani professionisti del settore, è stato recentemente nominato Consigliere del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, con delega alla promozione della cultura tra i giovani. Il racconto di Buscarino narra di una parte dei rapporti d’amicizia e professionali intercorsi fra Guido Vergani, giornalista e scrittore, e lo stesso autore del racconto.
Da qui trae origine una storia basata sulle frequentazioni fra Guido e Stefano, (l’alter ego dell’autore), intervallata da una serie di informazioni fornite da Nico Naldini, poeta e intellettuale, in un suo articolo apparso sul quotidiano “Il Piccolo” di Trieste, che arricchiscono la narrazione intorno ad una parte della storia della famiglia Vergani. A ciò si aggiungono i ricordi di Stefano che trovano naturale collocazione a partire dalla fine degli anni Settanta sino ai primi anni del Duemila. Fra i protagonisti del racconto accanto a Guido Vergani appare il fratello Leo, inviato del Corriere Della Sera, il padre Orio, giornalista del “Corriere”, scrittore, drammaturgo fondatore con Luigi Pirandello del Teatro dell’Arte di Roma nonché primo fotogiornalista europeo. La mamma di Leo e Guido, Mimì.
Il racconto ha come spunto iniziale una fotografia di Guido Vergani ritratto difronte ad una elegante biblioteca con libri rilegati a mano per continuare con l’ articolo di Nico Naldini intorno a Leo Vergani. Il pezzo costituisce lo spunto per introdurre alcuni ricordi dell’autore intorno a Guido Vergani e i suoi amici e collaboratori, e per presentare al lettore la figura di Naldini e dei rapporti umani e professionali intercorsi fra lui e i Vergani nonché con il cugino Pier Paolo Pasolini. Il racconto focalizza altresì l’attenzione sulla famiglia Vergani e su Naldini, protagonisti della scena culturale del XX secolo accanto a Pasolini, poeta, scrittore e regista; i noti registi Federico Fellini e Bernardo Bertolucci, il produttore Alberto Grimaldi per cui Naldini lavorò.
Ed ancora Giorgio Strelher, attore e regista, fondatore del Piccolo Teatro di Milano insieme a Paolo Grassi; Maria Pezzi, grande giornalista di moda. E il conte Antonio Moroni, collezionista d’arte. Non va inoltre dimenticato, come ci ricorda l’autore della narrazione, che fu Orio Vergani insieme ad altri amici, a fondare il Premio Letterario Bagutta, il più antico concorso letterario italiano, e che fu Naldini a curare la prima edizione dei suoi diari dal titolo “Misure del Tempo”. Le carte del diario Buscarino le vide tempo prima impilate in una serie di scaffali metallici nell’ufficio di Guido presso la redazione milanese de “la Repubblica”, allora posta in Piazza Cavour.
Nel racconto l'autore ha modo di presentare anche alcuni aspetti della straordinaria personalità di Guido Vergani e di accennare, fra l’altro, alle sue collaborazioni professionali instaurate con Guido, come avvenuto con la presentazione delle fotografie di Orio presso il Museo Storico di Bergamo (Oggi Museo delle Storie) con la mostra intitolata “Orio Vergani fotografo. Immagini d' Africa 1934-1938” che vide anche la collaborazione del noto fotoreporter Uliano Lucas. Il racconto di Marco Buscarino verrà presentato in anteprima al salone del Libro di Roma “Più libri più liberi 2023”, in altri eventi organizzati a Bologna e nella capitale dall’editore Historica. A partire da metà dicembre la pubblicazione sarà inoltre disponibile oltre che in tutte le librerie italiane, anche sui maggiori stores online e sul sito dell’editore.
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