giovedì 8 luglio 2021

 5 DOMANDE ALL'AUTRICE GIULIA ILLUMINATI

- Chi è Giulia Illuminati come donna e come autrice?

La Giulia donna coincide esattamente con la Giulia autrice, per il semplice fatto che cerco di carpire la vera essenza di quello che mi circonda, di quello che trasmette la società, farlo mio e di conseguenza riportarlo nelle mie poesie e nel mio modo di pensare. Cerco di porgere un messaggio reale, talvolta distaccato, talvolta condizionato e talvolta troppo schietto per essere ascoltato: mi posso definire una portatrice di parole e di immagini perché ciò che scrivo coincide con ciò che sono.
- Mi può elencare i titoli dei libri che ha scritto?

Ho pubblicato “TERREMOTO DI PAROLE” con la casa editrice Sillabe di Sale. E’ una raccolta poetica che non solo parla di tematiche attuali con riferimenti diretti e schietti, che racconta la verità imprescindibile ma tratta anche tematiche assolute e universali come l’amore e la morte, la vita, la nascita, la rinascita, il dolore. Lo fa riportandoti indietro nel tempo, facendo riferimento a figure importanti come la scrittrice Saffo dell’antichità greca e il cantante Fabrizio De Andrè.

- Se le chiedessi una frase o un concetto che ha espresso in un suo libro e che le piace particolarmente, potrebbe indicarmelo?

Un concetto che ho espresso nel mio libro, che si ripete moltissimo e che per me è il punto focale della vita di ogni essere umano è l’amore, che viene metaforizzato in tante fasi di vita, in tanti momenti, in tanti istanti e, in un certo senso, anche nel suo opposto quindi nell’odio. Ruota tutto intorno a questo concetto dell’amore che comunque può, in qualche modo, addolcire ed amareggiare qualsiasi momento e che può essere visto come un punto di partenza per migliorare il modo di vedere la vita.

- Quali sono i suoi progetti futuri?

Secondo il mio parere, in questo mondo ci sono più progetti che esseri umani ma alla fine si ricollegano tutti ad un’unica meta, che è la felicità. Sono molto vaga e molto sincera: desidero la felicità, anche dal punto di vista professionale. Comunque i progetti sono tanti, la determinazione molta e si punta sempre alla meta.

- Ultima domanda marzulliana: lei crede in quello che fa o fa quello in cui crede?

Se io cercassi di perseguire un qualcosa in cui possa credere senza avere fiducia in me stessa o nelle mie capacità, sarei destinata a fallire. E’ un circolo vizioso destinato a protrarsi in eterno come il paradosso della libertà di scelta perché la scelta coincide con la libertà anche in un momento in cui siamo costretti a scegliere perché è pur sempre una nostra scelta.
Nel momento che io credo in qualcosa faccio di tutto per poterlo raggiungere, per poterlo ottenere, per poterlo far avverare. Allo stesso tempo credo in me stessa perché so che desidero arrivare ad una meta a cui credo.

1 commento:

  1. Carissima scrittrice innanzitutto le volgo i miei più sentiti complimenti per la sensibilità così innata ,ma anche ricercata in un rapporto empatico con il lettore ..Per quanto riguarda la sua sincerità e semplicità credo che un po' gliele abbia trasmesse sua mamma .....Ed è per questo che da lettrice la guardo anche come figlia ..."E ,mi permetto di darle del TU ..Cara figlia mia sono orgogliosoa di te e della ricerca della tua felicità che come tu sai è il traguardo di tutti noi :La pace di stare bene con noi stessi !" Un bacio sulle tue lentiggini che ricoprono il tuo dolce viso ..la tua mamma

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